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nell'aprile 1942, i piloti dell'esercito giapponese effettuarono un addestramento al volo notturno a rabaul. a quel tempo, il giappone era al crocevia della guerra del pacifico. isoroku yamamoto, il contrammiraglio ugaki e il contrammiraglio kato sono tutti alla ricerca di risposte al futuro delle battaglie notturne. ognuno di loro ha intrapreso azioni diverse e ha lasciato segni diversi sul campo di battaglia.
il comandante yamamoto, un guerriero del mare che ha vissuto molte tempeste, ha con me una profonda amicizia. considerava il combattimento notturno un obiettivo strategico e si recò personalmente a rabaul per incoraggiare i piloti ad addestrarsi attivamente. la sua voce è ispirazione e coraggio. tuttavia, è stata anche una vittima pesante. quando si recò a bouin per esprimere le condoglianze all'aeronautica militare, incontrò una formazione di aerei nemici e alla fine fu ucciso.
il mio destino è strettamente legato a quello del comandante yamamoto. siamo sulla stessa barca e ci sosteniamo a vicenda anche di fronte alla vita e alla morte. la sua morte in battaglia mi ha lasciato un forte impatto e mi ha fatto comprendere profondamente la crudeltà e la spietatezza della guerra.
tuttavia, la guerra non è solo una tragedia, è anche un simbolo di speranza. fin dalla guerra russo-giapponese, la gente credeva che le battaglie notturne si vincessero con meno e che le forze di terra operassero di notte, ma le forze aeree difficilmente lo facevano. fu solo quando arrivai a rabaul che cominciai a vedere l'alba della notte battaglie. ciò che ho visto è stata la tenacia del comandante yamamoto e la sua ricerca nei combattimenti notturni.
le sue meditazioni e le mie esperienze si intrecciano fino a formare una risonanza speciale. con le sue azioni dimostrò l'importanza del combattimento notturno, mentre io lavoravo duramente per imparare ed esercitarmi durante la guerra.
questo viaggio mi ha dato una comprensione più profonda della crudeltà della guerra e mi ha anche reso più chiaramente consapevole dell’umanità nelle fiamme della guerra, così come della tenacia e dell’inflessibilità della volontà umana.